Nella cultura della globalizzazione il concetto di casa non ha certo perso importanza e neanche l'aumento della mobilità ha potuto scalfirne il valore.
Rimane sempre il luogo cui fare ritorno, colei che custodisce i ricordi, oltre alle persone e alle cose; la casa ha un preciso e personale significato per ognuno di noi. E' il punto di riferimento del nostro universo emozionale. Ognuno, giustamente, sogna un rifugio proprio sicuro e definitivo (“Le Corbusier, Verso una nuova architettura, 1927”).
“Flessibilità” è la nuova parola d'ordine in fatto di spazi domestici.
Le case che creiamo possono guardare sia al futuro che al passato o anche ad entrambi, possono essere luoghi di lavoro o il centro della nostra vita privata, possono ampliarsi o ridursi a seconda delle situazioni.
Di conseguenza gli spazi tendono ad essere più aperti, versatili e possono essere utilizzati in vari modi a seconda delle esigenze del momento.
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